Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the wordpress-seo domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.siciliamagazine.net/home/wp-includes/functions.php on line 6114
Alicudi, la padrona è la natura! | Sicilia Magazine
CATEGORIE

Alicudi, la padrona è la natura!

Alicudi, la padrona è la natura!

Alicudi, anticamente era nota come Ericussa, dal greco antico Ἐρικοῦσσα, perché fiorita da coloratissime eriche, Alicudi non è per tutti i viaggiatori.

L’unica isola senza strade e con tipiche mulattiere lastricate, regala al viandante un percorso a volte arduo, ma con un panorama mozzafiato.

Le abitazioni si estendono dal porto in su, per raggiungere piccoli gruppetti di case abbarbicate al pendio. Attraverso  centinaia di scalini, i suoi sentieri, si giunge a piedi fino  in cima alla montagna (“la montagnola”).

Erica locale
architettura delle case rurali eoliane

Ecosostenibilità e natura selvaggia e rigogliosa

Costituita da 5 piccole frazioni, Alicudi, come ogni isola, si apre al  Porto,  unica possibilità con solo 2 generi alimentari dove poter far provviste e con solo un piccolo ufficio postale, senza  banche né bancomat.

Contrada Tonna, vicino al centro del paese, Contrada San Bartolo, un tempo il centro storico di Alicudi oggi ospita la Chiesa di San Bartolo, costruita alla fine del 1820  sui resti della sagrestia di una chiesa secentesca.

 Quindi Contrada Pianicello, i cui abitanti sono di madrelingua tedesca, originari della Svizzera. Qui viene utilizzata l’energia elettrica fornita dagli impianti fotovoltaici e dall’acqua piovana raccolta sui tetti delle case. Contrada Sgurbio, composta soltanto da cinque sole case. Ciascuna di essa ha nome corrispondente ai sensi.

Isolani tra natura e mare

L’isola delle eriche nel dopoguerra era abitata da oltre 600 persone, in gran parte emigrate in Australia. Attualmente la popolazione conta circa 100 abitanti.

Gli “arcudari”, così vengono chiamati gli abitanti in dialetto locale, si dedicano alla coltivazione e raccolta di ciò che la natura generosa ha loro donato, come capperi, ulivi, carrubbi  e lentischi e la pesca, base dei piatti tradizionali a base di erbe selvatiche, funghi raccolti in montagna, pesce fresco, appena pescato e tanti altri cibi genuini. Imperdibile la pasta Alicudi con totani, aglio, pomodorini e basilico, così come le linguine ai ricci di mare!!

Spaghetti alla “Alicudi”
Ricci di mare appena pescati

Trekkers ed amanti del mare

Tra sentieri nascosti e paesaggi marittimi che profumano anche di iodio intenso, è il paradiso dei trekkers che rigenerano animo e corpo tra luoghi incontaminati e natura in tutto il suo splendore.

Con il crepuscolo l’atmosfera diventa magica, l’isola non ha luce per le strade così quando cala la notte una miriade di luminosissime stelle riempiono il cielo offrendo uno spettacolo indimenticabile anche per gli amanti del relax notturno che profuma in alcuni periodi dell’anno di ginestra, di zagara, di fichi.

Tramonto da Alicudi

 Paola F. J. Torrisi

WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn

Ultimi Articoli

happy-woman-walking-on-beach-PL6FA7H.jpg

SanFair Newsletter

The latest on what’s moving world – delivered straight to your inbox