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“Festival Lirico dei Teatri di Pietra”, pubblico da record in 13 siti culturali: da Taormina a Centuripe

La manifestazione ha attirato oltre 20mila spettatori in 20 serate-evento che hanno restituito bellezza al pubblico e valorizzato i siti archeologici siciliani.
L’eco dei riscontri eccellenti del “Festival Lirico ei Teatro di Pietra”, prodotto dal Coro Lirico Siciliano, non accenna a diminuire. Il contenitore di spettacoli, giunto al suo terzo anno di attività, ha la prerogativa di svolgersi nei principali siti archeologici siciliani e ha richiamato un vasto pubblico per l’offerta varia e straordinaria di proposte artistiche di qualità. Si consacra così come uno tra le più importanti kermesse musicali italiane.
Forze artistiche messe in campo 
Un dispiegamento di uomini e mezzi eccezionale, con oltre 200 professionisti – prevalentemente siciliani – impegnati tra palcoscenico, golfo mistico e dietro le quinte che hanno assicurato alla folta platea appuntamenti di qualità, sicurezza e una normalità tanto agognata.
L’arte vince sullo stop da Covid
 
Nemmeno il Covid è riuscito ad arrestare la forza, la gioia e la passione dei talentuosi artisti siciliani e i numeri sono senza precedenti: 20 serate di spettacolo; 13 tra siti archeologici, teatri antichi, castelli, giardini e piazze storiche; 10 città: Taormina, Catania, Siracusa, Piazza Armerina, Tindari, Gela, Avola, Centuripe, Palazzolo Acreide, Motta Santa Anastasia; 2 grandi produzioni operistiche, Cavalleria Rusticana di Mascagni e Maria de Buenos Aires di Piazzolla, 2 prime esecuzioni assolute, “Dodici anni dopo”, proseguimento di Cavalleria Rusticana composto da Mario Menicagli e “E la bella Trinacria”, splendido passo dell’VIII canto del Paradiso di Dante Alighieri musicato da Marco Frisina; 7 importanti anniversari: Dante Alighieri, Franco Battiato, Giuseppe Di Stefano, Igor Mitoraj, Ennio Morricone, Astor Piazzolla; Giuseppe Sinopoli; in particolare, la splendida manifestazione in onore a Sinopoli – in coproduzione con Taormina Arte – ha consentito di vedere la luce a partiture mai eseguite del periodo giovanile, trascritte ed eseguite in prima mondiale assoluta; e poi ancora contaminazioni tra pop e lirica, con Antonella Ruggiero, Mario Venuti, Rita Botto, Etta Scollo; il Premio Internazionale Giuseppe Di Stefano, conferito a personalità del calibro di Piero Giuliacci, Aquiles Machado, Enea Scala; patrocini da parte del Parlamento Europeo, delle più alte cariche dello Stato, della Regione Siciliana, della Rai, della Fondazione Verona per l’Arena; l’ottenimento del marchio Effe Label, che incorona i più importanti festival musicali europei; la riapertura della Villa Bellini di Catania alla lirica dopo oltre 20 anni.
Collaborazioni degli eventi 
Il “Festival Lirico dei Teatri di Pietra”, quest’anno, ha visto partners di singolare levatura: l’Orchestra Filarmonica della Calabria e il Teatro Astra di Gozo (Malta), che ha portato anche a una visita in Sicilia da parte del Ministro della Cultura del Governo di Malta, che ha salutato con grande gioia e interesse questa eccellente collaborazione, a significare la vocazione internazionale della kermesse musicale; il laboratorio scenografico dello stesso teatro maltese ha realizzato le magniloquenti scenografie di Cavalleria Rusticana, sotto la guida del grande scenografo Joseph Cauchi.
Identità del Coro e dell’Orchestra
Il CLS, diretto da Francesco Costa e presieduto da Alberto Munafò Siragusa, già Oscar della Lirica, è Ente concertistico tra i più blasonati in Italia, con al suo attivo produzioni in Italia, Europa, Asia, collaborazioni con alcuni tra i più importanti direttori, registi e cantanti del mondo – José Carreras, Donato Renzetti, Ralf Weikert, Grisha Asagaroff, Lu Jia, tra gli altri – opere trasmesse in mondovisione RAI, SKY e nei circuiti cinematografici di tutto il globo.
L’OFC, diretta da Filippo Arlia – Direttore Principale del Festival –, formazione che vanta collaborazioni con alcuni dei musicisti più famosi al mondo, come Michel Camilo, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Ilya Grubert, Sergei Nakariakov, Yuri Shiskin. Oltre che con celebri artisti come Dimitra Theodossiou, Piero Giuliacci, Alberto Gazale, José Carreras.
L’unicità del Festival è anche la durata 
Il successo è stato tale che il festival – unico ad avere una durata continuativa di oltre 2 mesi – si protrarrà fino al 27 settembre, data in cui un grande evento in omaggio a Franco Battiato, chiuderà l’edizione 2021 proprio nello splendido scenario del Teatro Romano di Catania, il teatro nero, dove lo stesso Battiato effettuò il suo ultimo concerto e dove tanti amici del maestro catanese lo ricorderanno con gioia e il rispetto che si deve ai grandi della musica.
C’è voglia di raccontare una Sicilia piena vitalità, dove la diffusione dell’arte, della cultura, della musica e della bellezza si coniugano con la valorizzazione dei sorprendenti siti archeologici di impareggiabile bellezza che questa terra possiede e offre ai turisti provenienti da ogni parte del mondo; requisiti che raccontano di quanto l’opera e la musica colta in generale siano più vive che mai, attirino schiere di appassionati anche tra i più giovani e siano – assieme all’ambiente e all’arte – le principali attrattive del nostro paese, e della Sicilia in particolare, per il turismo di qualità proveniente da ogni parte del mondo.
L’appello per sostegni economici alla cultura
Da più parti arriva l’appello alle Istituzioni, affinché non facciano mancare adeguati sostegni a manifestazioni come questa, che sono un formidabile veicolo di promozione dell’immagine del nostro paese nel mondo attraverso l’arte e la cultura.
Marcella Ruggeri

 

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