Nel cuore delle Madonie siciliane, ogni anno la seconda domenica di agosto il borgo di Gangi si trasforma in un palcoscenico vivo di tradizioni contadine, riti mitologici e spettacoli popolari.
La festa, giunta alla 60ª edizione nel 2025, si svolgerà dal 1 al 10 agosto, valorizzando la memoria rurale locale.
I momenti simbolo
- A Vanniata da Festa
L’apertura ufficiale con il “banditore” (u Vanniaturi), a dorso d’asino con tamburo, percorre le vie del paese annunciando il programma della manifestazione - Festa dei Burgisi
Celebra il legame tra vita religiosa e agricoltura: una processione con sei pani offerti al Santissimo Salvatore, con Santa Messa e la spartizione del pane come ringraziamento per il raccolto. - U Corteo du Zitu e A Zuccatina da Zita
Rievocano la tradizione siciliana tramite una sfilata in costume d’epoca e una commedia in dialetto locale che racconta la richiesta di matrimonio da parte dello sposo, con riti simbolici come il “zuccu.” - Vita contadina in scena
Le vie di Gangi ospitano figuranti come seminatori, mietitori e baroni: “u seminaturi” trainato da muli, “u Bagliu du Baruni” e il corteo dei campi che rievocano la trebbiatura antica. - A Manciata di ‘Novi Cosi’
Gli ospiti vengono invitati a degustare un piatto tipico a base di nove varietà di cereali e legumi cotti, a rappresentare la ricchezza della terra madonite. - Il Corteo di Demetra
L’evento clou: una sfilata in onore della dea della fertilità, con oltre 200 tra figuranti, carri “stravule” adornati a spiga e una giovane donna che impersona Demetra. Un mix di mito e antropologia popolare. - U Pisatu
Spettacolo finale in dialetto gangitano che evoca la vita rurale fatta di sacrifici, povertà e legami comunitari.