La finale di X Factor 2025 è alle porte e l’attesa è ormai elettrica. Sul palco dell’imponente Piazza del Plebiscito, a Napoli, brilleranno quattro talenti, ma l’attenzione del pubblico e dei media converge soprattutto su due protagoniste: Delia Buglisi e Roberta “Rob” Scandurra, due voci, due identità, due storie nate all’ombra dell’Etna e arrivate fino alla sfida più importante.

Delia Buglisi: la cantautrice dell’intensità

Delia, 26 anni, originaria di Paternò, porta sulla scena una sensibilità unica. Formazione classica alle spalle, studi di pianoforte, un gusto raffinato che unisce tradizione e ricerca personale. La sua musica affonda le radici in un mondo intimo, viscerale, fatto di ricordi, ferite e rinascite.

Il momento più forte del suo percorso è arrivato in semifinale, quando prima di cantare Sei bellissima ha condiviso una parte dolorosa della sua vita: anni di violenza psicologica subita in una relazione del passato. Una confessione che ha trasformato la sua esibizione in un atto di coraggio e verità. La voce si è incrinata, il pubblico ha trattenuto il respiro, e il palco è diventato un luogo di liberazione.
Delia ha dimostrato che la musica non è solo voce: è presenza, è storia, è anima.

Rob: la furia punk che scuote il talent

Rob, giovane artista di Trecastagni, rappresenta il contrappunto perfetto a Delia. Dove Delia scava nelle profondità, Rob esplode verso l’alto. È l’anima rock-punk di questa edizione: attitudine grintosa, energia che travolge, identità già sorprendentemente definita.

In semifinale ha conquistato il voto del pubblico con un’interpretazione potente di Decode dei Paramore, risultando la più votata della manche orchestrale. È entrata in finale con la determinazione di chi sa quello che vuole e di chi non teme di mostrare ogni sfumatura della propria identità artistica.

Rob non indossa filtri: la sua musica è un manifesto generazionale, diretto, ribelle, affilato. Il suo percorso è stato coerente, autentico, sempre in crescita.

Due donne, due percorsi, un’unica grande storia

La presenza simultanea di Delia e Rob in finale è un evento significativo: non solo per la loro provenienza comune, ma per ciò che rappresentano insieme. Due artiste siciliane, due modi opposti di raccontare il mondo, due linguaggi che disegnano una fotografia ricca e complessa della musica italiana contemporanea.

Delia porta la profondità, la vulnerabilità, la trasformazione.
Rob porta la forza, la velocità, la scintilla dell’urgenza creativa.

Diverse, complementari, entrambe necessarie.