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Baraccopoli Messina, sotto gli occhi del Ministro Carfagna si butta giù la prima casetta all'Annunziata | Sicilia Magazine
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Baraccopoli Messina, sotto gli occhi del Ministro Carfagna si butta giù la prima casetta all’Annunziata

MESSINA –  Il programma di cancellazione materiale delle baracche è stato avviato già lo scorso 26 agosto a Fondo Saccà, in vicinanza dell’affaccio sulla costa di Maregrosso. Ma il testimonial d’onore questa mattina, nel villaggio Annunziata, per la stessa operazione è stato il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna che ha osservato l’abbattimento delle prime casupole in un quartiere che, pur essendo residenziale, è impregnato da un incredibile degrado. L’evento ha richiamato la “politica che conta” e che si è esposta con un’apposita Legge Speciale per mettere a punto un cammino snello di risanamento.

La rappresentante del Governo si è incontrata con il Prefetto di Messina Carmela Di Stani come prima tappa per verificare lo sviluppo operativo degli interventi di demolizione e della conseguente bonifica delle zone insediate dalle baracche. A seguire, il Ministro Carfagna ha assistito a questo momento simbolo del risanamento territoriale che è la distruzione e la rimozione di una parte di baraccopoli, accettando l’invito del Sindaco Cateno De Luca. Il Ministro per il Sud era stata già in città lo scorso 25 maggio, in occasione di un’altra storica virata ovvero l’ufficializzazione della Legge Speciale sulle baracche. In quel caso, Carfagna aveva annunciato che il Governo aveva riconosciuto nel Prefetto Di Stani la figura di Commissario Straordinario per decifrare il problema del disagio sociale e aveva stanziato fondi per individuare soluzioni alternative abitative. Non ha mancato di ringraziare il Sindaco l’ultima volta come oggi per aver schiaffato all’attenzione nazionale questa vergogna che appartiene a tutto il Paese e non solo a Messina, come ha ringraziato anche i deputati peloritani che hanno tracciato questa norma “anti baracche” indipendentemente dal colore politico: Matilde Siracusano, Francesco D`Uva e Pietro Navarra.

“Tutti i parlamentari mi hanno sollecitato ad adottare questo provvedimento – ha dichiarato – e sono orgogliosa di averlo fatto in tempi rapidi.”. Il Sindaco è salito a bordo della ruspa dando il via all’abbattimento della prima baracca, alla presenza delle autorità di Palazzo Zanca (il vicesindaco Carlotta Previti e l’assessore al risanamento Salvo Mondello), del presidente dell’ArisME Marcello Scurria, della deputata regionale Bernardette Grasso nonché Segretaria cittadina di Forza Italia e di altri delegati locali tra cui il presidente della Commissione Ambiente e Territorio della V Circoscrizione Franco Laimo e il Presidente del I Quartiere Lino Cucè. Durante la perlustrazione nell’area da risanare, il Ministro ha dialogato con una signora residente che ha consegnato le chiavi della sua abitazione. In questo contesto, tutte le casupole verranno rase al suolo, tranne una che risale all’epoca antecedente al terremoto del 1908 e verrà tutelata dalla Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali.

Il Ministro ha voluto rendersi conto con i propri occhi come si stanno svolgendo le fasi pianificate. “E’ indispensabile un riscatto per il Meridione – ha terminato Carfagna – che inneschi un’accelerazione anche per i collegamenti, i trasporti, ogni tipo di servizio infrastrutturale che faccia crescere questa bellissima parte d’Italia. La pandemia ci ha portato più consapevolezza sul fatto che nessuno può restare indietro se si parla di salute, istruzione e dignità abitativa”.

“Ci vorranno due mesi per sbaraccare la zona – ha affermato il Sindaco –  e in concomitanza si procederà con la bonifica. Con la Legge Speciale ci potremo avvalere di altri 800 appartamenti da concedere alle persone in questo stato d‘emergenza. Più gli oltre 2000 che riusciremo ad acquistare con i finanziamenti già previsti di 200 milioni euro in modo che circa 5000 disagiati possano ottenere una sistemazione definitiva”.

A conclusione della visita, il Ministro è andato via per recarsi a Reggio Calabria.

Marcella Ruggeri 

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