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“Catanese Doc”, una trasmissione tutta da ridere.

Su Video Mediterraneo canale 11, spopola la trasmissione dove i protagonisti sono i cittadini di Catania.

Ciao Marco, è vero che artisticamente sei nato con l’animazione? E dopo?

Sì è assolutamente vero, con l’animazione ho rotto il ghiaccio. un’esperienza che non dimenticherò mai, mi ha formato e mi ha dato gli stimoli per poter fare le cose successive.

Ho capito che regalare sorrisi poteva diventare oltre un lavoro oltre che una grande passione e così ho chiuso le valigie e ho studiato la comicità.

A Roma la scuola del comico, poi  Firenze fino ad arrivare Lab Zelig di Firenze.. che penso siano una palestra molto importante.

 

Perché nasce “Catanese Doc”  ?

Nasce per regalare sorrisi andando alla ricerca dei colori, dei sapori e dei detti tipici catanesi. I catanesi sono un popolo di “LISCI”

E spesso usano il dialetto per essere diretti e questo  li rende inimitabili.

Grazie a catanese doc riusciamo a portare un po’ di buon umore. Colgo l’occasione per ringraziare  tutta la fantastica  famiglia di Videomediterraneo  per aver creduto in questo progetto che speriamo possa crescere sempre di più!

 

 

Hai qualche aneddoto da raccontarci particolare, strano, comico successo durante le interviste tv?

In realtà sono tanti momenti in cui ci siamo divertiti, dalle 50 sfumature di smart working all influencer che diventa influenza.

Forse uno dei momenti più divertenti È stato quello di rincorrere un signore che si è lanciato in una corsa senza motivo e ovviamente io e il cameramen Guido non ci siamo lasciati scappare questo momento esilarante che ci ha fatto stancare, ma molto divertire.

 

 

 

Una curiosità, ti abbiamo sentito in radio e visto in tv, dove ti trovi  meglio?

 

Mi trovo bene in tutti i  posti dove c’è un pubblico che mi ascolta!

La radio e la televisione li vedo come due Luna Park ed entrambi mi fanno molto divertire

Mi piace pensare che in radio “mi sento” bene..

e in TV “mi vedo” meglio.

 

 

In radio, ti sentiamo fare brutti scherzi ad alcune vittime suggeriti dagli ascoltatori, ma certe volte non ti senti in colpa?

Assolutamente no! ogni puntata cerchiamo di fare sempre di più, grazie anche al perfetto compagno di giochi Giovanni Nicastro, che molto spesso è lui a darmi la spinta per osare sempre di più. Sono contento di far parte della famiglia di Buoni o Cattivi capitanata da Giovanni Nicastro e Alex spagnuolo… perché grazie alla loro esperienza  mi mettono in condizione di fare la radio in un certo modo. A Buoni o Cattivi tra scherzi, gag e personaggi riesco ad esprimermi  Come voglio senza i  paletti che possono limitare un artista. Io penso che l’artista Per rendere, Deve essere spinto e non frenato.

 

Quanto è difficile far ridere il pubblico?

Fa ridere diventa sempre più difficile. A volte mi soffermo più del solito su una battuta per capire se può funzionare o meno, la comicità è molto soggettiva quello che fa ridere me  può non far ridere gli altri.. un’arma segreta è la spontaneità usarla fa sempre bene. Il mio mood è sempre stato “divertiti tu che si divertono gli altri”

 

 

Cosa ti piace della Sicilia?

Sicuramente mi piace Sicilia magazine!

 

La Sicilia è una terra meravigliosa, molto spesso sponsorizzata in maniera sbagliata  ma non è solo quello.. è tanto altro.

 

Per me la Sicilia è rappresentata dal sole che indica il calore dei siciliani,dal mare che indica la bellezza di un popolo, dal fuoco dell’Etna che rappresenta la passione di questa terra.. e poi  “do cannolo che è buono e genuino!

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