Non è bastato fermarlo per quattro giorni agli imbarcaderi di Villa San Giovanni perché sprovvisto di Super Green Pass. L’agente di commercio di 48 anni originario di Terrasini Fabio Messina adesso è distrutto e non vuole rilasciare interviste; a parlare per lui è uno dei suoi legali la messinese Maura Galletta che “non vuole si strumentalizzi la campagna dei No Vax ma vuole che si rispettino i diritti del cittadino di lavorare e tornare alla propria dimora”, come si verificava durante il lockdown. La biglietteria della sponda calabra ha fatto ostruzionismo al signor Messina, nonostante abbia visionato tutta la documentazione necessaria a superare l’ultimo scoglio per salire a bordo del traghetto e recarsi a casa. “Due ore e mezza di discussione anche con i Carabinieri” – commenta il legale Galletta. Si sono presentate la Polizia in borghese e altre pattuglie. L’agente ha ricevuto oggi pomeriggio l’esito positivo del ricorso presentato al Tribunale civile di Reggio Calabria che gli ha tolto la restrizione di rimanere “confinato”. Un paradosso legalizzato e da non credere vigente dallo scorso 10 gennaio, malgrado il signor Messina camminasse con la sua autovettura e dove sarebbe rimasto isolato durante la traversata: il magistrato di Reggio Elena Luppino ha accolto il ricorso degli avvocati difensori, oltre a Galletta, anche Grazia Cutino di Alcamo che hanno ribaltato il provvedimento di divieto di navigare sullo Stretto senza la Super Carta Verde. L’ordine è indirizzato alla Bluferries che lo ha accompagnato al porto di Tremestieri con la nave delle 18:45. Il personale di sicurezza aveva imposto a Messina le regole attuali contro il Covid – 19.
L’avvocato Galletta ha raggiunto il suo assistito, portandogli il provvedimento del giudice, condizione senza la quale non era possibile acquistare il ticket di viaggio. Ci ha comunicato: “Il signor Messina è troppo provato da questi quattro giorni di odissea giudiziaria. Siamo contenti del risultato ottenuto in tribunale e siamo stati contattati da altre persone nella stessa situazione relativamente al divieto di accettare i non vaccinati sulle navi. La nostra non è una battaglia contro i No Vax, ci teniamo a sottolinearlo. Tant’è che Messina e la sua famiglia si sono sottoposti ad altri sieri in passato ma non all’anti – Covid. Rifiutiamo l’utilizzo strumentale del ‘caso Messina’ a livello mediatico, esteso a chi contesta la vaccinazione. C’è stata una lesione dei diritti: faccio parte anche delle associazioni L’Eretico e Omv per tutelare questo presupposto di vita. A nessuno può essere impedito di raggiungere il proprio domicilio e la nave è l’unico mezzo di collegamento per la continuità territoriale”. Fabio poi svolge un’attività che gli fa girare tutta Italia. Insomma, anche la biglietteria di Villa si è messa di traverso, malgrado l’esibizione del ricorso unitamente al decreto, alla relata di notifica e alla prova della Procura. Sul posto anche le persone – diventate amiche che hanno ospitato l’agente. Fabio ha dovuto dormire due giorni in sacco a pelo e attraverso associazioni si è arrivati all’accoglienza della famiglia.
Sulla vicenda dell’agente di commercio è intervenuto questa mattina anche il sindaco Cateno De Luca che sta scuotendo le acque per indurre il Ministero della Salute a rivisitare la norma. Gli avvocati valuteranno insieme eventuale richiesta di risarcimento danni ma “ci si augura che questa legge farneticante venga modificata – aggiunge Galletta – visto che il Ministro Speranza ha integrato la deroga sulle ragioni di studio e salute”. Messina, con tampone antigenico e con indosso mascherina FFP2, si può dirigere così a Terrasini e riabbracciare soprattutto suo figlio.
Marcella Ruggeri