Alice ed Ellen Kessler, le celebri gemelle del varietà italiano e icone della televisione europea, sono morte il 17 novembre 2025 nella loro casa di Grünwald, vicino a Monaco di Baviera, all’età di 89 anni. La notizia ha commosso il mondo dello spettacolo, che le ricorda come due figure straordinarie, inseparabili in vita come nel momento della loro scomparsa.
Nate a Nerchau, in Sassonia, nel 1936, le due sorelle iniziarono giovanissime la carriera nella danza per poi affermarsi come showgirl complete: cantanti, ballerine, attrici, protagoniste del varietà di un’epoca che oggi appare irripetibile. In Italia raggiunsero l’apice del successo negli anni Sessanta grazie a programmi come Studio Uno e a sigle rimaste nella memoria collettiva, come “Da-da-un-pa”. Eleganza, precisione, carisma e una presenza scenica perfettamente sincronizzata le resero un simbolo dell’intrattenimento televisivo.
Secondo quanto comunicato dalle autorità e da persone vicine alle due artiste, Alice ed Ellen hanno scelto consapevolmente di ricorrere al suicidio assistito, pratica consentita in Germania. Non risultavano affette da malattie gravi: la loro decisione viene descritta come meditata, lucida e condivisa, coerente con il legame profondo che le ha unite per tutta la vita. La polizia ha escluso qualsiasi intervento di terzi, confermando che tutto è avvenuto nel rispetto della loro volontà.
Le gemelle Kessler lasciano un’eredità artistica importante: sono state tra le prime showgirl internazionali a conquistare il pubblico italiano con uno stile raffinato e moderno, anticipando un’idea di spettacolo in cui musica, danza e immagine si fondevano in un unico linguaggio. Colleghi, artisti e spettatori le ricordano come professioniste impeccabili e come donne capaci di affrontare la vita e la morte con una determinazione rara.
Persino la loro ultima scelta è stata un gesto di unione e coerenza: avevano espresso il desiderio di essere sepolte insieme, così come avevano vissuto e lavorato fianco a fianco per quasi novant’anni. Con la loro scomparsa si chiude un capitolo luminoso della televisione europea, ma la loro figura – elegante, sorridente, perfettamente sincronizzata – resta impressa nella memoria di più generazioni.
