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Schifani approva nuova rete ospedaliera per sanità siciliana più equa

La Giunta regionale siciliana ha dato il via libera al nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, un progetto che mira a creare un sistema sanitario più moderno ed efficiente per tutti i cittadini dell’isola. L’approvazione è avvenuta nel corso di una riunione a Palazzo d’Orléans, segnando una tappa fondamentale nel percorso di rinnovamento del servizio sanitario regionale.

Il documento, che ha già ricevuto il parere positivo della Conferenza permanente della Programmazione sanitaria, sarà ora sottoposto al vaglio della VI Commissione Salute dell’Ars per il parere obbligatorio. Successivamente tornerà in Giunta per l’approvazione definitiva prima di essere trasmesso al ministero della Salute per l’ok finale.

Le dichiarazioni delle istituzioni

Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha definito il piano “un passo fondamentale verso una sanità più sana, equa ed efficiente per tutti i siciliani”. Schifani ha ringraziato l’assessore alla Salute Daniela Faraoni, il dirigente Salvatore Iacolino e il presidente della VI Commissione Ars Giuseppe Laccoto per il lavoro svolto, sottolineando come la nuova rete garantirà standard qualitativi uniformi su tutto il territorio.

L’assessore Faraoni ha spiegato che il ridisegno della mappa sanitaria tiene conto delle trasformazioni demografiche e dei nuovi bisogni di salute della popolazione. “Questo documento è il frutto di un lavoro lungo e complesso che ha visto protagonisti tutti i soggetti del sistema sanitario regionale”, ha affermato, evidenziando l’ampio confronto con manager sanitari, università, sindaci e sindacati.

I numeri della riforma

La riorganizzazione risponde al calo demografico degli ultimi dieci anni e al rispetto dei parametri ministeriali che prevedono 3 posti letto per 1.000 abitanti per acuti e 0,7 per lungodegenza. La nuova rete conta 139 strutture tra pubbliche e private, con un cambio di paradigma che trasforma gli ospedali periferici in “Ospedali di rete integrata”, garantendo servizi specialistici direttamente sul territorio.

Un’attenta razionalizzazione ha permesso di riattivare 308 posti letto già previsti ma non utilizzati, con un incremento di 207 posti in oncologia, 47 in neurochirurgia e altri destinati a neurologia, ortopedia e medicina d’urgenza. La riduzione di 367 posti riguarda esclusivamente quelli già inattivi o sottoutilizzati, senza conseguenze sui servizi ai cittadini.

Miglioramenti per le emergenze

Particolare attenzione è stata dedicata al potenziamento delle emergenze: l’ospedale di Siracusa diventa DEA di II livello, mentre quello di Patti viene elevato a DEA di I livello. La nuova rete rafforza anche le “reti tempo-dipendenti” per infarto, ictus e traumi gravi, con nuovi punti di intervento nelle aree più carenti.

Il sistema si completerà con una stretta integrazione tra servizi territoriali e ospedalieri, attraverso case di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità che lavoreranno in sinergia per seguire il paziente in ogni fase del percorso di cura.

Il presidente Schifani ha annunciato che mercoledì sarà a Roma per confrontarsi con il ministro Schillaci sul mantenimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che verrà integrato nella nuova rete, confermando l’impegno per una sanità sempre più vicina ai bisogni dei siciliani.

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