L’ artista Nerina Chiarenza, “vanto santantonese”, è un patrimonio di tutti.
La Sicilia è sempre stata soggetto di grandi artisti che l’hanno rappresentata con la poesia, la musica, la pittura e l’arte in generale ed è per questo che noi di “Poesia & Musica” ogni anno portiamo in scena la nostra terra tentando di non far cadere nell’oblio del tempo origini e tradizioni della nostra sicilianità. L’evento culturale del 20 giugno ha avuto come tematica “Miti e Leggende di Sicilia” e abbiamo voluto dare particolare attenzione agli artisti del territorio e maggiormente alla pittrice di Aci Sant’Antonio (CT) Nerina Chiarenza: donna che ha saputo dare bellezza e raffinatezza al carretto siciliano, un mezzo di trasporto che con gli anni è diventato una vera e propria opera d’arte, apprezzata in tutto il mondo così come gli artisti che lo hanno costruito, intagliato e decorato conservandone anche il folclore. Dopo generazioni di uomini e pittura sui carretti solo al maschile, lei è l’unica artista donna che, da sempre, dipinge ruote, sponde, chiavi e tutto ciò che serve per allestire un carretto pregiato, ricco di colori e con scene importanti. Tenacia e costanza le hanno sempre dato l’aspetto della donna forte e dinamica, capace di andare controcorrente in un campo, come quello dell’artigianato, popolato soprattutto al maschile in cui poco spazio o quasi nulla era riservato alla donna. Ovviamente, in tutto ciò, Nerina è sempre stata sostenuta e supportata, prima dal padre e in seguito dal marito e dai figli. Da giovanissima, appunto perché il padre era un carradore, ha imparato la tecnica di miscelare colori e regalare quel tocco femminile ad ogni sua pennellata nella pittura di paladini, dame, storie d’amore e racconti cavallereschi. Giunge ad oggi pluripremiata e omaggiata per il talento e la dedizione che ha regalato all’arte.
Ricordo, come fosse ora, la prima volta che entrai nel suo laboratorio, non potei fare a meno di manifestare il mio stupore nel vedere le opere esposte con molta cura e messe in bella vista come fossero in una teca di museo. I colori delle tavole, le pose dei personaggi, i combattimenti e le varie vicende rappresentate sembrava si animassero al mio passaggio e i volti, belli ed espressivi, sembrava volessero parlarmi.
L’ abbracciai per l’opportunità e mi resi conto che in questi anni tantissimo lavoro ma anche tanta passione hanno accompagnato la signora Nerina nel suo percorso artistico-lavorativo. Ancora oggi, all’età di 87 anni, iscritta nel registro dei “Tesori Umani Viventi”, con il suo talento, la sua grinta e la voglia di salvaguardare un patrimonio artistico sempre più raro e quasi in estinzione, continua a dare vita e voce alla sua arte esponendo in varie gallerie d’arte e descrivendone, con estrema passione, dettagli e bellezza.
Dialogare con Nerina Chiarenza è un piacere e arricchimento per la nostra cultura siciliana. Tramandare tradizioni, miti, credenze popolari e storie tramite la pittura del carretto con episodi storici, letterari, religiosi o cavallereschi aiuta a conoscere le nostre origini lasciandoci in eredità un grande patrimonio culturale e storico.
Articolo di Laura Galvagno.